Gestire nel modo giusto i Progetti di altagamma
La maggioranza dei progetti contract parte male e finisce peggio.
Come se al mattino, accendendo l’auto per andare in ufficio, girassi la chiave dalla parte sbagliata.
Grippando il motore.
La macchina farà qualche chilometro, ma poi servirà il carroattrezzi.
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Ma perché sono in pochi quelli che arrivano in tempo e in budget.
Adesso ne parliamo, perché l’Avviamento del Progetto determina il tuo destino.
Se parti male finisci male, non ci sono santi.
E un modo certo e scientifico per partire bene c’è.
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È ovvio che se il tuo progetto è “poltrone personalizzate con tessuto cliente”, è un po’ dura partire male.
Bisogna proprio impegnarsi, ma ti confido che qualcuno riesce a sbagliare anche questo tipo di cose…
Ma, senza offendere nessuno, quelli non sono nemmeno progetti.
Il contract fit out è tutt’altro.
Forse tu non dovrai fornire anche i pavimenti, e le porte sono a carico dell’impresa, per esempio.
Tuttavia dovrai occuparti della maggior parte dell’allestimento degli interni.
È di questo che stiamo parlando.
Un progetto è una serie di attività con un inizio e una fine, con dei vincoli di tempo, budget e qualità.
E con un obiettivo unico e ben specifico.
Altrimenti si tratta di forniture ripetitive o personalizzate.
Realizzare gli interni di un albergo, è un progetto.
Allestire una villa o un appartamento, è un progetto.
Stesso dicasi per negozi, uffici, yacht, eccetera.
Ma come per un viaggio, spesso confondiamo la destinazione con il percorso.
Barcellona non è il viaggio, è la destinazione.
Il viaggio sono i chilometri che hai percorso in auto per arrivarci (perdonami ma amo di più la macchina dell’aereo).
Il viaggio sono tutti i preparativi che hai fatto, e le persone che hai incontrato nel tuo cammino per arrivare là.
Il progetto è il viaggio.
La fornitura degli arredi è la destinazione.
Qui ci occupiamo di viaggi.
E come detto all’inizio, gira la chiave dell’auto dalla parte sbagliata, e il tuo viaggio sarà fallimentare.
E a destinazione ci arriverai, purtroppo, con le ossa rotte.
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Gestire un progetto internazionale di arredo contract è un viaggio molto difficile e complicato.
Prima di tutto devi aver fatto il preventivo per modo giusto, senza sottostimare le tempistiche o qualche costo, che sono gli errori più comuni.
Molti progetti arrivano dalla Fase di Tender.
In quel caso non hai fatto solo il preventivo con i tuoi prezzi di vendita, ma hai avuto a che fare ad esempio con:
- Il contratto di fornitura, analizzando tutti i suoi punti critici e le penali.
- L’esatto scope of work di cui ti dovrai occupare (e ho scritto “esatto” non a caso).
- Tutte le specifiche di progetto (e anche qui il “tutte” non è buttato lì).
- Il cronoprogramma e le deadlines.
E se hai fatto tutto di corsa e senza approfondire, probabilmente hai un grosso problema già in partenza.
Ma ormai il progetto l’hai preso e va fatto.
Uno dei problemi più comuni è quello di non preparare il Project Management Plan, che descrive come l’azienda intende aggredire il progetto.
E come si strutturerà per gestirlo, e quali strategie metterà in campo per affrontare tutti i vincoli, le comunicazioni e mitigare i rischi.
Tu o un responsabile del tuo team l’avete fatto?
Altrimenti manca fin da subito la mappa che permette di arrivare a destinazione.
E durante i preventivo o il tender la tua azienda si è premurata di:
- Valutare l’impatto del flusso di cassa con il reparto finanziario?
- Garantirsi i pagamenti, almeno con un Lettera di Credito?
- Organizzarsi per assorbire il carico di lavoro con le risorse umane?
- Prequalificare i fornitori con l’ufficio acquisti?
- Capire come si dovrà organizzare il cantiere?
Se tutto questo è stato fatto correttamente… beh siamo solo all’antipasto!
Questo convoglio in partenza, che si chiama progetto contract, farà tante di quelle tappe che ci vorrà ben più del Travelgum per arrivare a destinazione.
Ecco alcune cose che ti serviranno.
- Dovrai gestire tutte le fasi tecniche e di fornitura
- Occuparti della qualità: QA/QC come si dice in inglese (Quality Assurance e Quality Control)
- Ti servirà un registro dei Submittal di tutti gli Shopdrawings: inviati, commentati, approvati con A/B/C, da rifare…
- Un registro per l’approvazione dei materiali e dei certificati
- Dovrai preparare gli RFI (Request For Information) e predisporre tutte le modifiche ai disegni contrattuali
- In molti casi ti servirà un Ironmongery Schedule, soprattutto per i progetti di matrice anglosassone.
- Dovrai gestire le codifiche - spesso incomprensibili - imposte dal cliente per i disegni, i materiali, ogni tipo di documento…
- Spesso ti faranno usare un cloud esterno su cui sia tu che gli altri contractor incaricati del progetto dovrete caricare tutto il materiale, e sarà quello a far fede
- Ti dovrai occupare costantemente di preparare sacrosanti Claims e combattere per ottenere delle Variations a tuo favore.
- Per molti cantieri si servirà un Method Statement corposo e fatto bene, soprattutto per quanto riguarda la parte ambientale e di sicurezza
- Ti arriveranno centinaia di documenti da controllare, revisionare, capire e rispondere
- Al tuo interno dovrai tenere sotto controllo tutti i costi e il flusso di cassa, e in modo scientifico, non sulla carta del formaggio
- E tanto, tanto altro (purtroppo).
E tutta questa “carta” è molta di più dei materiali che dovrai spedire…
Ma ti dico una cosa: È NECESSARIA.
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La metafora del viaggio ci serve per capire quanto sia indispensabile una mappa.
Non il navigatore di adesso, ma proprio la cartina di una volta, col pennarello rosso che indicava la strada.
Con quella si era certi di arrivare a destinazione.
Invece col navigatore ci sono persone che sono finite dentro a un fosso che era indicato come un’autostrada.
Che bello sarebbe tornare alle cartine così affidabili e chiare!
Se mi segui, vedrai che è possibile.
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“Il nostro preventivo era il più basso.
Il capo mi ha anche fatto i complimenti quando ci hanno dato il progetto.
Forse ho frainteso, ma sembrava che il cliente avesse un lieve sorriso mentre firmavamo il contratto.
Tutti stavamo festeggiando.
D’altronde era la villa più grande che ci fossimo mai aggiudicati, forse anche un po’ troppo per il nostro standard.
C’erano da fare tutti gli interni, un sacco di roba, alcuni milioni di fornitura, ed eravamo emozionati ed entusiasti.
Durante il preventivo il tempo era poco, e non si potevano guardare tutti i disegni, erano troppi.
Su tante cose abbiamo dovuto sorvolare, per forza, ma probabilmente erano poco importanti.
Poi abbiamo messo una cifra come cuscinetto, per gli imprevisti, così da coprire un po’ tutto, si fa così.
Eravamo solo io e un collega a fare il preventivo, tra l’altro nei ritagli di tempo, perché c’erano altre cose urgenti da fare quei giorni.
Avevo chiesto al capo dei rinforzi, ma non gli sembrava il caso, e poi erano già tutti impegnati su cose più importanti di un preventivo.
Molti costi dai fornitori non sono mai arrivati, ma abbiamo fatto noi due un po’ di stime, come al solito.
Per l’azienda era il progetto dell’anno, e noi abbiamo fatto di tutto per prenderlo.
Eravamo stati bravi, il nostro preventivo era il più basso”.
Se sta leggendo queste parole, Luca le riconoscerà sicuramente, sono le sue.
Adesso non lavora più per quell’azienda.
L’ha lasciata subito dopo la conclusione del progetto.
A distanza di tempo, quando parla di quei 12 mesi, racconta il più grande vuoto della sua vita.
Non della sua carriera professionale, ma proprio della sua vita, perché in quei 12 mesi lui non ha vissuto.
Ha dedicato ogni singolo giorno, ogni respiro, al solo scopo di limitare il bagno di sangue di quel progetto.
Lui ha perso un anno di vita.
L’azienda ha perso quasi un milione.
I contratti di molti collaboratori non sono stati rinnovati.
Cinque fornitori hanno ancora in corso delle vertenze sia con lui che con l’azienda.
Quando parla di quel progetto, Luca si ricorda tutto.
Ha analizzato e rivissuto nella sua testa la lunga sequenza di eventi centinaia di volte.
Quasi a voler cercare un singolo errore che ha innescato la catena di disastri.
L’errore più grande non è stato sbagliare in ogni modo possibile il preventivo.
D’altronde era fuori dalla loro portata, hanno fatto il passo più lungo della gamba.
La colpa è stata quella di non aver voluto affrontare la realtà.
Perché i dubbi erano venuti fuori subito, appena dopo la firma del contratto.
Invece hanno negato l’evidenza, aspettando, e sperando che le cose si sistemassero da sole.
Ma questo non succede mai.
Sono partiti male e disorganizzati.
Hanno perso 2 mesi all’inizio solo per decidere chi fa cosa, trovare le persone, ritrattare con i fornitori, capire meglio i disegni.
Decine di volte avevano la possibilità di guadagnare tempo, allungando il programma lavori a loro vantaggio, ma non sapevano come fare.
Decine di volte avrebbero potuto cogliere in fallo le altre imprese che lavoravano nella villa, caricando su di loro dei costi che gli spettavano, ma non sapevano come fare.
Hanno assorbito anche i ritardi e le colpe degli altri.
Innumerevoli volte sono stati nella condizione di limitare i danni, ma la loro disorganizzazione cronica e la poca esperienza su progetti del genere gli ha impedito di coglierle.
L’errore madornale è stato quello di non aver seguito tutte le buone pratiche di gestione dei progetti contract che permettono di mitigare disastri del genere.
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E alla fine Luca continua ad avere questi dubbi.
Forse non era il progetto particolarmente rognoso, e non era il preventivo la causa di tutti i mali.
Non sarà che alla fine noi facciamo fatica su TUTTI i progetti?
Quando vinciamo un appalto crediamo di essere già a metà dell’opera, e poi lo gestiamo in modo approssimativo?
Non sarà che lavoriamo male SEMPRE, anche con progetti semplici?
Potremmo guadagnare di più ogni volta, ma invece finiamo sempre per il rotto della cuffia?
Non sarà che ogni volta soffriamo, ma per colpa nostra?
Non è mai solo un caso, non sono episodi sporadici.
Ma è una costante che si ripete sempre.
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Anche a noi di SCP ogni tanto capita di assistere a episodi ricorrenti.
Altri ce li raccontano i clienti quando decidono di farsi aiutare dal nostro Studio.
Un manager di una divisione contract aveva ricevuto l’award per un importante progetto a Londra, l’allestimento di uffici su 7 piani.
Il primo giorno fanno un meeting di tutto il team e si accorgono che:
- tutti i documenti e i disegni sono sparsi in decine di cartelle sul server, e molte cose ancora da scaricare dalle email
- 2 persone che dovevano lavorare sul progetto sono state assegnate ad un’altro lavoro
- il commerciale che ha chiuso il prezzo col cliente ha fatto un forte sconto, e adesso bisogna ricalcolare all’indietro il budget per ogni singola voce d’acquisto
- sono già arrivati dagli architetti diversi aggiornamenti ai disegni, e richieste di altri campioni di materiali
- qualcuno ha sollevato il fatto che per lavorare a Londra bisogna ottenere particolari certificazioni per entrare in cantiere (CSCS)
- uno dei principali fornitori ha già mandato una mail dicendo che, riguardando bene i disegni e le specifiche, dovrà aumentare i costi di un 10% in media.
Questo il primo giorno.
Il progetto sarebbe durato diversi mesi.
E il manager ci ha raccontato che alla fine erano tutti episodi ripetitivi…
- i documenti erano SEMPRE incasinati e mai archiviati con un ordine logico, così da ritrovarli subito quando servivano
- le persone che lavoravano sui progetti andavano e venivano SEMPRE come niente fosse, e tutte le volte bisognava fare passaggi di consegne
- non si sapeva MAI quanto effettivamente sarebbe costato tutto quello da comprare: materiali, servizi, montaggi
- gli architetti andavano SEMPRE rincorsi
- c’erano SEMPRE sorprese in merito al cantiere
- i fornitori davano un prezzo all’inizio, e alla fine diventava SEMPRE più alto.
- ogni volta si partiva coi buoni propositi ma non cambiava MAI niente.
Non era sfiga, tutto questo capitava continuamente.
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Quando un team soffre di questi problemi cronici, tutti ne sono colpiti.
L’armonia si ottiene solo in un ambiente di lavoro efficiente, con ruoli chiari, senza scaricabarile.
Spesso nel contract dobbiamo mettere insieme team molto complicati per risolvere progetti molto complessi.
Un team problematico porta sempre ad amplificare le difficoltà del progetto.
Se si lavora male, anche cose semplici diventano dei gran casini.
Poi non bisogna stupirsi se il progetto prende una brutta piega… gli architetti sono scontenti, il cliente comincia a scrivere email minacciose…
Si va lunghi coi programmi, i conti non tornano, nell’aria si sente un'atmosfera di fallimento inevitabile.
Il tuo gruppo di lavoro diventa una banda di disperati che girano col coltello in mano.
Torni a casa alla sera e non sai come disperdere il nervoso accumulato durante la giornata.
Quante volte ti è successo che il progetto è partito male e finito peggio?
Proprio questo è il punto.
Perché è partito male.
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È inutile che ci giriamo intorno.
Il nostro è un lavoro bellissimo, ma ci vuole un attimo affinchè diventi un incubo.
Sai che ogni progetto potrebbe essere l’ultimo.
Certi bagni di sangue non sono recuperabili.
Le conseguenze possono essere le peggiori.
- il cliente ti fa causa, anche per milioni.
- perdi la faccia persino tra i tuoi concorrenti, perché le voci girano.
- rapporti personali coltivati con fatica si sbriciolano in un attimo.
- perdi la possibilità di fare altri lavori nel mondo del contract.
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Qualunque sia il tuo ruolo, hai la responsabilità di fare la tua parte affinchè questo non accada.
Spesso diamo la colpa ad altri, scarichiamo le colpe su altre persone, ma ognuno di noi deve fare prima la sua parte.
Lo so che anche tu le avrai già provate tutte per cambiare le cose, ma poi perché hai mollato?
Tutti abbiamo le nostre fragilità, e anche il punto oltre il quale diciamo “ma chi se ne frega” e lasciamo tutto così com’è.
È sbagliato.
Frega invece, eccome.
Tu, io, ognuno di noi, è responsabile nel momento in cui smette di lottare e passa dall’altra parte.
Ma non è così difficile prendere la strada sbagliata
Prima tante cose non le sapevi, e nel contract fit out girano poche informazioni e tanti modi sbagliati di fare le cose.
In pochi sanno davvero come far partire un progetto nel modo giusto.
Il nostro lavoro è molto difficile.
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La frustrazione è comprensibile.
Sei sempre di fretta, devi decidere in poco tempo.
Tutti ti stanno addosso, da tutte le parti.
Cominci il progetto con le cose che ti sembrano le più urgenti.
Alle altre ci penseremo dopo.
Hai abbandonato i buoni propositi, per cadere nelle cattive abitudini.
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Ti guardi intorno e fanno tutti così.
Poi sorridono e dicono che il loro progetto va bene.
Ma le voci che girano dicono altro, che sono in mezzo ad un disastro.
Forse molte volte anche tu hai fatto lo stesso, hai fatto come loro.
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Se la maggioranza delle persone che fa contract si comporta così, è un buon motivo per non fare come loro.
É capitato anche a me, ti capisco perfettamente.
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Ma ognuno di noi non può sfuggire alla propria responsabilità.
Qualunque sia il tuo ruolo, se gestisci male i progetti hai la tua parte di colpa.
So che anche tu la pensi così.
È giunto il momento di cambiare.
Altrimenti il prossimo progetto che parte male potrebbe esserti fatale.
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Molla la massa e vieni dalla parte giusta.
Esiste un modo certo e scientifico per gestire bene ogni progetto contract.
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Anche noi di SCP non siamo “nati imparati” e ci abbiamo messo del tempo per testarlo e codificarlo.
Il banco di prova è stato uno dei progetti più rognosi che ci sia capitato: una mega Villa, in costruzione a Mosca per un magnate russo.
Ci hanno contattato in due.
Sia lo studio di architettura milanese che ha curato il design, che l’azienda toscana che doveva fornire il fit out completo, tutto custom.
Entrambi ci conoscevano già da prima, e su particolare spinta dell’architetto, abbiamo accettato di occuparci della gestione del progetto.
C’erano tutti i vincoli peggiori: tempi strettissimi, una mole di disegni da mettere in produzione, altissima qualità degli arredi e dei marmi, budget tirato all’osso.
Ma soprattutto… c’erano le penali.
Saltare una data, anche di un giorno, significava pagare costi altissimi in grado di trasformare il progetto in una catastrofe.
Così abbiamo preso la nostra solita metodologia di lavoro, già stringente, e l’abbiamo calibrata per la fase di avviamento del progetto.
Perché se si perdeva tempo all’inizio poi era impossibile recuperarlo.
L’architetto ha apprezzato subito la nostra iniziativa (ci aveva contattato per quello), ma l’azienda che doveva fornire il fit out era preoccupata.
Ci conoscevano e sapevano che con noi il progetto veniva gestito nel modo giusto, ma dissero “noi abbiamo i nostri tempi”.
Ognuno dei loro reparti interni aveva la sua procedura, il suo modo di lavorare, le sue abitudini...
Insomma, la sua perdita di tempo.
Temevano che i loro uffici non riuscissero a starci dietro.
Quell’azienda era praticamente l’esempio (in negativo) della disorganizzazione media che c’è nel nostro settore.
E questo rendeva vano l’eccellenza degli interni che sapevano realizzare.
Sul prodotto erano i migliori, con la gestione si davano la zappa sui piedi.
Così abbiamo deciso di impacchettare il nostro metodo di lavoro affinché potesse essere usato anche da un caso come questo, molto comune nel contract.
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E ti garantisco che non abbiamo dovuto inventare la fusione nucleare.
Questi sono i due punti fermi, per partire col piede giusto in ogni progetto:
- Ti serve un programma dettagliato che ti dica come devi organizzarti per gestire l’avviamento di questo specifico progetto che hai preso.
- Ti serve un elenco delle cose da fare, con i compiti chiari e le scadenze.
Entrambi fatti bene però!
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Servono degli esperti nei progetti contract, con esperienza, e con tanti casi studio da averne viste di tutti i colori.
Te lo dico perché una volta mi è successo di dover consolare un conoscente.
Dei consulenti di “gestione aziendale” gli avevano detto che la soluzione di tutti i mali era di creare delle “procedure apposite” per i progetti contract.
Ispirandosi alla ISO 9001 (ma che c’entra?!) e aggiungendo un software gestionale sviluppato appositamente (nientedimeno).
L’ho dovuto consolare perché ha buttato 9.500 euro per una serie di fotocopie redatte da consulenti senza nessuna conoscenza specifica del nostro settore.
E una specie di app da scaricare sul cellulare…
Non si scherza sul contract, qui si rischiano anche milioni di euro.
Bisogna stare lontani anni luce dai ciarlatani.
Ti fanno perdere tempo e soldi, e fare figure di palta col cliente e l’architetto.
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Ma c’è un pericolo più grande che si aggira nel nostro settore.
È il “facciamo come al solito”, che significa “speriamo che il progetto si gestisca da solo”.
Eh no!
Il progetto non si gestisce da solo, non va avanti per inerzia.
Si tratta di attività codificate e programmabili, non di lavorare alla “spera in Dio”.
Il nemico più insidioso è pensare che “non serve”...
Non serve lavorare in modo organizzato.
Non serve avere un metodo collaudato e specifico.
Non serve dare la massima attenzione all’avviamento del progetto più di ogni altra cosa.
Il tuo team sta lavorando in questo modo?
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Noi crediamo che esiste un'altro modo per affrontare i progetti d'interni, un modo diverso dal " ma fanno tutti così, è così che si fa ".
Perchè, anche se ogni progetto è unico rispetto ai precedenti, vengono trattati tutti
allo stesso modo, sbagliando.​
Si ripetono all'infinito le cattive abitudini, gli errori di valutazione, la gestione improvvisata… finendo poi per correre per rimediare.
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Tornando al progetto che abbiamo gestito per la Villa a Mosca, ti svelo come abbiamo fatto.
Applicando le metodologie di project management più collaudate a livello internazionale.
Semplificando al massimo anche le parti più complesse del progetto.
Mettendoci tutto il nostro know how e l’esperienza specifica nel settore contract.
Strutturandoci come se tutti i progetti che affrontiamo siano quanto di più complesso e sfidante ci sia in circolazione.
E quindi ci siamo organizzati per ottenere le 2 cose che servono veramente:
- Un piano dettagliato di lavoro.
- Compiti chiari da svolgere.
Questa è la mappa di ogni viaggio, di ogni progetto contract fit out.
Quindi abbiamo generano uno standard da applicare ogni volta.
Perché è necessario assicurarsi che ognuno faccia le cose giuste al momento giusto, rispettando l’ordine del processo.
Tutto ciò previene incomprensioni, inefficienze e spreco di risorse.
Soprattutto quando si ha a che fare con imprevisti e con l’intrecciarsi di più progetti contemporaneamente.
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Se sei arrivato a leggere fino a qui, allora anche tu come noi se una di quelle poche persone che vogliono lavorare bene e vivere la professione in modo sereno.
La maggior parte di chi fa il nostro lavoro non ha avuto l’opportunità di conoscere la soluzione ai principali problemi del mondo contract.
Grazie al nostro metodo generiamo un piano di lavoro efficiente ed efficace, che riduce i tempi dell’avviamento del progetto, e permette di tracciare una road map per arrivare con successo alla consegna.
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Ma per spiegarti meglio di cosa si tratta, ipotizziamo di applicarlo alla tua azienda.
Il nostro Studio analizza il progetto che devi fare ed elabora una sequenza di azioni da svolgere, con l’obiettivo di massimizzare l’operatività della tua struttura.
Poi il tuo ufficio può seguire la scaletta che ti diamo e completare il lavoro con successo e serenità.
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Perché facciamo anche per altri quello che facciamo già per noi?
SCP vuole aiutare le aziende a gestire meglio i loro progetti Contract Fit Out, facendogli superare nel modo giusto e nel minor tempo possibile il momento più critico, l’Avviamento del Progetto.
Ti aiutiamo ad aumentare la produttività e i margini, diminuendo i rischi legati al progetto, senza per questo caricare ulteriormente la tua struttura, anzi semplificandoti la vita.
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Il primo risultato è di ottimizzare al meglio le tue risorse durante tutto lo svolgimento del progetto, le risorse che hai già.
E possono essere sia risorse interne che esterne, a seconda delle tue necessità.
Non cambia il risultato.
È come se ci fosse una una road map specifica per quel singolo progetto, una serie di passi da seguire con un percorso già tracciato.
Il primo beneficio è che non devi fare interminabili riunioni col tuo team per capire come gestire il progetto; quel lavoro di pianificazione lo facciamo noi per te.
E ti diamo solo per informazioni che ti servono, senza orpelli o perdite di tempo.
Analizzando il progetto coi nostri occhi possiamo identificare le priorità.
Perché le cose da fare non sono tutte uguali.
Bisogna evitare di cadere nella trappola della quantità (fare tante cose però di poco valore per il risultato finale del progetto).
Per essere produttivi bisogna invece concentrarsi sulla qualità delle cose che il tuo team deve fare.
Ti mettiamo nero su bianco quali sono le attività da fare per prime per arrivare al risultato.
Così ti puoi concentrare sulle cose che contano, e non su tutte le cose da fare indistintamente (quelle meno importanti verranno fatte in seconda battuta).
Ti diamo una road map concreta, che bada al sodo.
Molti fatti e niente orpelli.
Sarai stufo di vedere intorno a te persone che impazziscono ogni giorno, si caricano di lavoro… per non portare a casa niente di concreto.
Loro lavorano (e vivono) male; il tuo progetto non va da nessuna parte.
Il progresso di un progetto contract non si valuta da quanti giorni di lavoro, o quanto budget hai consumato fino ad oggi.
La vera misura è COSA hai rilasciato al tuo committente/cliente e QUANTO hai messo in produzione o spedito.
Ti aiutiamo a concentrarti sul numero di disegni emessi, sulla quantità di armadi prodotti, sui metri quadri di pavimenti posati.
L’unica cosa che conta è quello che hai portato a casa ogni giorno.
Ti identifichiamo gli obiettivi da raggiungere secondo il calendario del progetto, le milestones, le scadenze.
Potrai concentrare la tua massima energia - mentale, fisica, emotiva - sulle priorità più alte.
Avrai una sequenza di attività su cui focalizzarti.
Perché devi limitare le interruzioni e i cambi di contesto da parte del tuo team.
Non farti illudere di poter lavorare in multitasking.
La realtà è che salterai da una cosa all’altra continuamente.
Ed è deleterio passare continuamente da un’attività ad un’altra, perché ogni volta devi rientrare in quello che stavi facendo prima.
Grazie alla nostra esperienza in progetti rognosi e complicati, sappiamo come tenere organizzato il lavoro e tutti i dati di progetto.
Il tuo team, che sia interno o esterno o una combinazione di entrambi, sarà protetto da distrazioni inutili.
Organizzeremo noi tutti i documenti secondo logica e priorità, e secondo la facilità di recupero quando una data informazione serve.
Così le persone avranno tutti gli strumenti operativi di cui hanno bisogno.
Evitando una caccia al tesoro ogni volta, soprattutto se una persona se ne va a metà progetto e nessuno ha la minima idea di come abbia archiviato il suo lavoro.
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Con il nostro supporto passerai dalla parte delle persone che lavorano con un ritmo e un impegno sostenibili.
Si, può capitare di dover lavorare fino a tardi per dover finire un progetto, ma questa dev’essere davvero un’eccezione.
Sapere esattamente cosa fare e in quale ordine ti consente di applicare il tuo tempo migliore, e quello dei membri del tuo team, solo alle cose importanti.
Le cose che ti dico le applichiamo nel nostro Studio in prima persona per i nostri progetti.
E potrai farlo anche tu per i tuoi.
Noi evitiamo di “trovare il tempo” per fare qualcosa.
Il tempo non si trova, si pianifica!
Nei progetti contract il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, e lo si perde soprattutto all’inizio.
Qui da SCP noi pianifichiamo ogni attività da svolgere, dato che una fornitura di arredi contract non è altro che una sequenza di fasi che alla fine sono sempre le stesse.
Anche ogni volta un progetto cambia completamente dall’altro.
Stabilisci anche tu nero su bianco il tuo programma e quello del team di lavoro, interno esterno che sia, e assicurati che venga fatto.
Noi ti daremo tutto quello che ti serve per lavorare bene.
(I miracoli non li facciamo, ma i progetti sappiamo gestirli).
Molti manager provano a fare queste cose da soli, ma in modo insufficiente e disorganizzato, ottenendo dei risultati altalenanti e insoddisfacenti
Ti assicuro che ricevere un’analisi già “premasticata” da uno Studio esperto come SCP ti permette di concentrarti solo sul risultato, non su come arrivarci.
Potersi dimenticare del casino e dell’ansia, e avere tutto sotto controllo, dà una piacevole sensazione di sicurezza.
Sai che stai facendo le cose per bene.
E tutto questo è impagabile.
Certo che se ogni volta che gestiamo un progetto contract pensassimo che sarà una passeggiata di salute… saremmo degli illusi.
Gli imprevisti fanno parte del nostro lavoro, e in fondo amiamo ciò che facciamo, e proprio per questo siamo qui e sempre sul pezzo.
Applicando il nostro metodo siamo almeno sicuri che meglio di così non si poteva fare.
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Fermati un attimo e chiediti: come affrontano i progetti le prime 5 aziende più importanti nel Contract Fit Out?
Senza dubbio in un modo adeguato al loro standard, e al prestigio che hanno sul mercato.
Gestire nel modo giusto l’avviamento del progetto ci mette sullo stesso livello a cui stanno loro, al pari delle più grandi aziende del nostro settore.
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Ma torniamo a te.
Ricevendo questa parte di lavoro già svolta da SCP, tu e la tua struttura vi troverete scaricati da una rottura di scatole non indifferente.
Magari proprio in quel momento non hai tempo per occupartene in prima persona, e hai cose molto più urgenti da fare.
Ti si libera del tempo per te.
E non solo nel lavoro, ma anche nei weekend.
Lavorare extra inutilmente è una cosa che io personalmente detesto.
Tutti abbiamo da fare altre per noi stessi e la nostra famiglia.
L’obiettivo di SCP è di darti un servizio premium.
Che ha un obiettivo chiaro e ben definito, e che svolgiamo noi in autonomia al posto tuo e del tuo team in azienda.
È semplice e veloce da implementare; un piano operativo chiaro e specifico.
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Riceverai un servizio esclusivo, cucito addosso alle tue esigenze.
Non dovrai muoverti dal tuo ufficio, perché riceverai tutto attraverso un canale digitale diretto che verrà creato appositamente per te.
E a seguirti ci sarà sempre uno dei nostri tecnici, che sarà il tuo punto di riferimento per ogni tua domanda o approfondimento.
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Evitare di perdere soldi dopo è il miglior investimento che tu possa fare adesso.
Pensa a quante volte durante il tender o il preventivo hai stimato di guadagnare una certa cifra grazie a quel progetto.
E quante volte il guadagno si è avverato?
Avviare il progetto nel modo giusto, e gestirlo come si deve per tutta la sua durata, aumenta del 75% le possibilità di successo e di guadagno alla consegna.
Non credo ci sia molto altro da dire su questo… tutti noi che facciamo questo lavoro lo sappiamo bene.
Anche se spendi dei soldi adesso per farti dare una mano, ci sono 100 voci dove risparmierai e anzi guadagnerai ben più del previsto.
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Quello che ti sto dicendo l’abbiamo sperimentato noi per primi sulla nostra pelle, perché siamo uno Studio specializzato nella gestione dei progetti di arredo contract.
E abbiamo un nostro metodo unico di lavoro.
Facciamo le cose in modo diverso, non seguiamo la massa.
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Il nostro team ha un track record di oltre 250 progetti in tutto il mondo,
dal 1994 ad oggi.
Ognuno di noi è un professionista formato ed esperto, e ha messo le mani nei più svariati ambiti del contract.
Sappiamo quello che facciamo.
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Già prima di fondare SCP come Studio indipendente, sia io che i miei colleghi abbiamo collaborato con i principali brand italiani, tra cui Cassina, Poliform, B&B Italia, Tecno e molti altri.
L’elenco delle archistar sarebbe lungo, quindi cito solo alcuni studi che hanno curato il design dei progetti su cui abbiamo lavorato:
Wilmotte, Herzog & De Meuron, Rem Koolhaas, Grimshaw, Marc Newson, Norman Forster, Antonio Citterio e Patricia Viel…
Alcuni tra i più grandi designer dei nostri tempi.
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È grazie a tutta la nostra esperienza e know how che possiamo fornire un servizio unico nel nostro settore.
Un servizio che funziona anche con chi ha un team piccolo; anzi è ancora più efficace se sono poche le persone ad occuparsi del preventivo.
E funziona anche se il progetto non è molto grande, perché a differenza di ciò che si pensi è coi progetti medio-piccoli che si corrono i maggiori rischi.
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Adesso però lascio la parola alle testimonianze di alcune aziende con cui abbiamo lavorato negli scorsi anni.
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La verità, che nessuna delle persone che conosci ti dirà, è che nel mondo del contract italiano quasi tutti ignorano i metodi di gestione dei progetti.
E non parlo dei metodi “autocostruiti” che ognuno si è inventato.
Parlo dei metodi internazionali di project management, che all’estero sono conosciuti e codificati fin dagli anni ‘60.
Invece nel nostro settore ognuno si è inventato il suo “metodo”, il che è un paradosso perché il problema è proprio l’assenza di un metodo.
Nel nostro settore il project management VERO è poco diffuso se non sconosciuto.
E c’è un motivo.
Gli altri settori non hanno le unicità del contract.
È un tipo particolare di progetto, e anche le pratiche comuni di project management non sono sufficienti.
Questa è la ragione per cui qualunque cosa hai provato non ha funzionato… e NESSUNO TE L’HA MAI DETTO.
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La soluzione di SCP è di unire le tecniche di project management, già collaudate negli anni, alle competenze specifiche nel settore dell’arredo contract.
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Per questo motivo abbiamo concentrato tutto il know how che ti serve dentro al nostro servizio Avviamento del Progetto.
Perché la soluzione è di ribaltare il problema, e risolvere la complessità del contract trattando il progetto in modo nuovo.
Usare una tecnica di gestione tagliata su misura per la nostra nicchia.
Così da permetterti di arrivare a consegnare il progetto con la tranquillità di aver fatto tutto ciò che andava fatto, nei modi e nei tempi giusti.
Gettando già le basi per essere coinvolto in altri progetti importanti.
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Ti spiego come funziona il servizio all’atto pratico.
Prima ci occupiamo della riservatezza, firmando i documenti di non divulgazione.
Poi ci fai avere i documenti del progetto (programma, specifiche, tutto quanto).
Noi lo analizziamo, mettendo in campo i nostri 30 anni di esperienza nel contract.
Il nostro Studio ricava un Manuale personalizzato che ti descrive una road map per arrivare al risultato.
Ti diamo quindi un elenco con tutte le Azioni da svolgere passo passo per preparare il progetto e consegnare nel modo giusto l’allestimento d’interni.
A questo punto hai:
- un Manuale di quel progetto
- delle Azioni da far svolgere al tuo team.
Tutto molto semplice, e subito attuabile.
E può essere applicato da chiunque del gruppo di lavoro.
Starà poi a te o al responsabile dell’azienda assegnare ogni singola Azione a chi ritieni più opportuno, dentro o fuori la tua organizzazione.
La persona avrà una serie di compiti specifici da svolgere, e la sequenza esatta da seguire, passo passo.
Non deve inventarsi niente, né improvvisare.
E tutto questo può essere fatto senza cambiare niente nella vostra organizzazione aziendale.
Questa è l’opportunità che stavi cercando per arrivare in modo scientifico e sereno al risultato.
E tutta la parte iniziale l’abbiamo fatta noi per te, togliendoti il pensiero.
Solo noi facciamo le cose in questo modo.
Qui dentro trovi sia il know how su come si gestiscono i progetti, che una struttura organizzata per lavorare nel modo giusto.
Non credi che si tratti di un aiuto prezioso per te e la tua azienda?

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Ma cosa contiene il Manuale per fare il tender, e perché è così importante averlo?
- l'impostazione della commessa
- la definizione del programma di lavoro, con le scadenze e le date critiche
- la scomposizione dei task nella WBS, e la loro sequenza
- cammino critico col diagramma di PERT
- le istruzioni di revisione e controllo di quello sta succedendo durante il progetto
- la modalità giusta per tenere i conti
- la modalità giusta per gestire la logistica
- le istruzioni per impostare le comunicazioni senza sbagliare
- le istruzioni di redazione dei report sullo stato di avanzamento del progetto
- la modalità di analisi dei risultati del progetto su base periodica, affinchè chi di dovere possa prendere delle decisioni sulla base dei dati.
E le Azioni da compiere cosa comprendono?
- delle schede con indicate ciascuna tutte le cose da fare
- l’elenco dei ruoli che ti servono nel progetto: sceglierai poi tu se personale interno o esterno o quello che più è ideale per la tua azienda
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Tutto ciò si basa sulle metodologie internazionali di project management, una disciplina poco compresa in Italia ma in grado di fare una grandissima differenza una volta capita.
Infatti nel nostro settore è male interpretata, e questo crea un grande danno.
Soprattutto si ignorano i fondamentali, e si fraintendono le basi della disciplina.
Il project management è quello che ho scritto qui sopra.
Anzi, quello che hai letto è solo una piccola parte della disciplina, forse la più importante ma certo non tutto lo scibile completo.
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Perché il project management è sulla bocca di tutti, ma è utilizzato bene solo da pochissimi, e solo pochissimi ottengono i veri risultati.
Anche tu e la tua azienda potete essere fra questi.
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Ma il project management di per sé è troppo generico…
È una disciplina inventata in ambito militare che può essere applicata ad ogni attività della vita… così non ci è utile, troppo dispersiva.
Per questo noi di SCP abbiamo fuso quelle parti di project management più importanti con il nostro know how specifico nel contract fit out, così da ottenere un protocollo applicabile al nostro mondo.
Un metodo di lavoro specifico per il contract e in particolare per i progetti di altagamma, che tiene in considerazione tutte le differenze del nostro settore.
L’abbiamo chiamato Protocollo SCP.
Protocollo SCP
E su di esso si basa il servizio Avviamento del Progetto, che possiamo fornire alla tua azienda.
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Visto che hai letto fino a qui, credo che ormai hai avuto modo di conoscerci e di comprendere perché facciamo tutto questo.
Noi siamo SCP, gestiamo progetti di Contract Fit Out nel modo giusto.
Avviamento del Progetto è il servizio con cui vogliamo aiutare le aziende che operano in questo settore a generare un piano di lavoro efficiente ed efficace.
Così da ottimizzare tutte le risorse del progetto, sia umane che economiche, consegnando bene e continuando a fare contract con successo.
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Quindi riassumendo.
- Ci fai avere i documenti del progetto che devi svolgere.
- Noi li analizziamo e ti inviamo il Manuale da seguire e l’elenco delle Azioni da fare.
- Tu decidi chi fa cosa tra le risorse umane a tua disposizione.
- Quello che ciascuno deve fare è scritto su ogni scheda.
- Il tuo team potrà quindi avviare il progetto nel modo giusto, e avrà l’impostazione per proseguirlo correttamente.
- E ci sarà sempre un nostro tecnico a disposizione per ogni dubbio o chiarimento.
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Abbiamo deciso di mettere a disposizione il nostro metodo di lavoro e il nostro know how alle aziende del nostro settore.
Perché è un settore che ha bisogno di cambiare in meglio.
E noi vogliamo contribuire nel nostro piccolo al miglioramento delle aziende che fanno contract con progetti complessi e internazionali.
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Perché è ora di finirla col dire “si è sempre fatto così” e poi rimetterci soldi e la faccia (soprattutto).
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Investire nell’Avviamento del Progetto è la migliore idea che tu possa avere in questo momento.
Magari pensi che un servizio così abbia un costo elevato, ma pensa ai vantaggi.
Ti evita problemi costosi.
Ti permette di anticipare la maggior parte degli inconvenienti.
E risparmiare molti soldi equivale a guadagnarli!
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Devo però essere sincero.
Abbiamo un numero limitato di slot disponibili, così da garantire la massima cura nell'aiutare ogni azienda che si affida a noi.
E cerchiamo di favorire chi ci contatta prima.
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Non hai niente da perdere.
L’occasione è buona per decidere se continuare come hai sempre fatto, con tutte le conseguenze del caso, oppure provare a cambiare.
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Invito a fare opt-in con email per mettersi in contatto con me
profilando la lista il più possibile
Deve lasciarmi i dati affinché possa essere ricontattato
Tutto deve sembrare come la prescrizione di un medico

